La storia raccontata nel romanzo “A streetcat named Bob” del 2010, e rielaborata anche nel film del 2016, parla di ciò che è successo al giovane James. Era il 2007 quando Bowen incontrò, per la prima volta, Bob sul suo cammino. All’epoca era un ragazzo che stava cercando di disintossicarsi dall’uso di sostanze stupefacenti, e camminando per le strade londinesi si imbatté in un gatto malconcio e ferito, di cui immediatamente decise di prendersi cura. Quel compito che si era imposto era diventato il motivo che dava a James la forza di alzarsi ogni mattina, tanto che una volta guarito non riuscì a separarsi da Bob. Continuò a guadagnarsi da vivere come artista di strada, suonando per le strade di Londra, finché un giorno non decise di scrivere un romanzo che raccontasse la sua storia.

Nel 2012 il libro viene pubblicato per la prima volta, ottenendo un successo strepitoso, tanto che a ruota seguirono altri libri sulle avventure di Bob che hanno raggiunto oltre otto milioni di libri tradotti in più di quaranta lingue. Dopodiché arrivò anche il successo cinematografico, dove il ruolo di Bob fu interpretato dal gatto stesso che divenne famoso in tutto il mondo.

Lo scorso 15 giugno Bob è venuto a mancare.

James ci ha lasciato le sue parole.

“Bob mi ha salvato la vita. È così semplice. Mi ha dato molto di più che compagnia. Con lui al mio fianco, ho trovato una direzione e uno scopo che mi mancava. Il successo che abbiamo ottenuto insieme attraverso i nostri libri e film è stato miracoloso. Ha incontrato migliaia di persone, ha toccato milioni di vite. Non c’è mai stato un gatto come lui. E non ci sarà mai più. Mi sento come se la luce si fosse spenta nella mia vita. Non lo dimenticherò mai”.

 

James ha ritrovato la sua strada anche grazie a Bob.

Ognuno ha il dovere di trovare il proprio sentiero.

Soli non si va da nessuna parte.

Ecco cosa ci spinge a non essere mai stanchi di fare comunità.