Strumenti terapeutici ed educativi

Gli strumenti terapeutici adottati sono principalmente:

  • gruppi di psicoterapia e gruppi tematici
  • colloqui psicoterapeutici individuali
  • seguimento farmacologico e psichiatrico (al bisogno)

 

Durante la fase residenziale strumento terapeutico fondamentale è la riunione settimanale di verifica personale, idonea per conoscere a fondo la personalità e le difficoltà di ogni utente.

Nell’ambito della riunione si cerca di stabilire obiettivi di crescita personale e gruppale in maniera tale che determinate problematiche non sono solo propri ma comuni, osservando sempre il lato positivo di ogni aspetto e situazione vissuta.

Vengono adottate tecniche psicologiche che vertono sulla “Logoterapia” in grado di aiutare il singolo ad interagire all’interno del gruppo:

Modulazione dell’Atteggiamento: consiste nella capacità di riconoscere che la persona non è “afflitta” dal problema in sé, ma condizionata dall’atteggiamento negativo con cui si pone di fronte ad esso.

La Dereflessione: consiste nel cercare di portare l’attenzione non sulle proprie debolezze ed i propri problemi, ma sui valori, sulle attese e sul positivo in genere.

Per meglio realizzare questo metodo operativo è importante tenere presente ciò che s’intende per autodistanziamento ed autotrascendenza.

Il primo è la capacità di distanziarsi dai peggiori condizionamenti e la seconda è la capacità di uscire dalla morbosa osservazione di sé per andare verso l’altro.

Per mettere in pratica questi metodi operativi nel gruppo è necessario che quest’ultimo rispetti alcuni punti fondamentali:

  • la frequenza settimanale e la puntualità sull’orario d’inizio degli incontri, affinché ognuno senta l’importanza del momento e lo prenda come impegno inderogabile;
  • la disposizione in circolo dei partecipanti alla riunione, per dar modo a tutti di guardarsi reciprocamente negli occhi e meglio interagire tra loro;
  • ogni partecipante deve riportare il proprio vissuto in chiave positiva;
  • a turno ogni componente redige il verbale dell’incontro sull’apposito registro, annotando gli interventi e le impressioni, evidenziando piccoli obiettivi che i giovani si propongono settimanalmente;
  • l’incontro è condotto da uno psicologo che potrà essere affiancato da un educatore; il ragazzo che invece ha trascritto il verbale nella riunione precedente, stimolerà il gruppo con alcune domande sul vissuto settimanale comunitario da adottare nella nuova riunione.

Il ruolo dello psicologo conduttore del gruppo è importante poiché indirizza e sostiene il gruppo, e modera gli interventi dei singoli che possono condizionare, tramite atteggiamenti negativi come l’autocommiserazione o il fatalismo, la crescita armonica del gruppo e stimola la riflessione personale.

 

STRUMENTI EDUCATIVI

Gli strumenti educativi adottati sono principalmente:

  • lavoro ed ergoterapia
  • gruppi di gestione e responsabilità
  • gruppi formativi
  • counseling
  • tempo libero strutturato

Importanti risultano essere anche le attività che si basano sui principi dell’Ergoterapia intesa come strumento terapeutico che ha lo scopo di formare, di assumersi responsabilità e impegno personale. Si svolge in un ambiente appositamente dedicato, dove laboratori ed attività esperenziali-lavorative vengono gestiti da personale specifico, con finalità osservative, valutative e di confronto con i responsabili delle attività. Tali attività svolte dall’utente generano così un importante contributo motivazionale.

Agli utenti vengono proposte attività artigianali, laboratoriali, di giardinaggio, di conduzione e gestione della struttura; il tipo di scelta e il modo in cui il lavoro viene svolto possono avere un significato sia diagnostico sia prognostico. Lo scopo principale sul piano terapeutico è quello di valorizzare le capacità residue del soggetto e di favorire l’apprendimento di nuove abilità, con conseguente aumento dell’autostima. Inoltre, l’ergoterapia stimola l’utente a un rapporto con la realtà e con il gruppo, dimostrandosi elemento di grande valore nel trattamento dei pazienti alle prese con problematiche psicologiche accentuate dall’uso e dall’abuso delle sostanze stupefacenti.

Sulla base dei su citati principi ergoterapici, al fine di un corretto svolgimento delle attività nella Comunità, psicologo ed educatore affidano ad ogni utente la gestione di specifiche attività e responsabilità, tra le quali:

  • Lavanderia
  • Cucina/Dispensa
  • Pulizia struttura
  • Laboratori (falegnameria, lavorazione ferro e pelle, cucito)
  • Esterno (orto, piante, terrazzo, giardino botanico)

Nella sala mensa è presente la bacheca delle responsabilità, dove ai nomi dei ragazzi sono associate le responsabilità assegnate.

Le attività lavorative principali sono di carattere agrario e zootecnico.

Si eseguono, previa adeguata formazione sulla salute e sicurezza del lavoratore, attività artigianali quali la lavorazione del legno, della pelle, del ferro, con l’acquisto di utensili e macchinari adeguati e consulenza di volontari specializzati. Cucito, maglieria e ricamo sono ulteriori attività svolte in Comunità.

Sono a carico dei residenti i lavori di manutenzione ordinaria che si aggiungono alle attività quotidiane di pulizia e sistemazione della Comunità oltre che dello spazio verde.

Ogni settimana si svolge l’incontro delle responsabilità, che rappresenta il momento più importante del percorso educativo dell’ospite: è finalizzato a porre l’accento non tanto sulle difficoltà incontrate, quanto al superamento delle stesse con un atteggiamento di valorizzazione del positivo.

Esso mira alla crescita progressiva del senso di responsabilità di ognuno verso sé stesso, verso le cose che lo circondano e verso gli altri.

E’ gestito da due operatori che si alternano di volta in volta ed hanno il compito di modulare l’atteggiamento dei giovani verso un percorso di crescita, superando quello di autocommiserazione e di giudizio dell’altro. Gli utenti, a turno durante ogni incontro, redigono un verbale descrivendo l’andamento del gruppo durante la riunione, la modalità con cui ognuno ha gestito la responsabilità personale e di gruppo, e l’assegnazione di nuove responsabilità.

Tale assegnazione viene decisa in un incontro mensile degli operatori in base alla crescita del ragazzo, riportato nel verbale della riunione stessa.

Altro mezzo importante di crescita personale è l’incontro di formazione durante il quale sono trattati alcuni temi e valori fondamentali quali l’amicizia, l’onestà, l’altruismo, la lealtà, l’amore, la fede, ecc., capaci di dare un autentico significato alla vita.

Gli incontri di formazione sono affidati al Direttore o agli educatori, assistenti sociali, operatori o a persone che, attraverso la propria esperienza, testimoniano l’esistenza di uno stile di vita coerente ai valori su citati. In seguito, i giovani riportano per iscritto le loro opinioni esponendo liberamente il proprio pensiero nell’ambito della serata dedicata alla riflessione personale.