“Da quando sono cieco sto imparando l’umiltà della dipendenza dagli altri e gli altri erano già importantissimi per me, ma ora hanno acquisito un’importanza che non è valutabile.
Sono completamente dipendente dalla cortesia e dalla gentilezza che mi circonda”
-Andrea Camilleri-
Abbiamo portato l’esperienza di Camilleri ai ragazzi chiedendo loro quale fosse la loro “cecità” e quale “senso” hanno sviluppato maggiormente da quando hanno iniziato il percorso in comunità.
Un incontro colmo di spunti nel quale i ragazzi hanno saputo interagire.
La comunità è il posto migliore per comprendere quanto è fondamentale stare insieme e quanto è importante l’altro per migliorare il modo di “sentire” e quello di “sentirsi”.
Ognuno di noi ha una propria cecità, insieme possiamo dargli un valore unico.
Qual è la vostra?